IN RETE PER I DIRITTI

IN RETE PER I DIRITTI

“Ci sono due azioni potenti che gli adulti possono fare per sostenere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Una è quella di CONOSCERE I FATTI cioè a che punto siamo rispetto alle condizioni di vita di bambini e ragazzi. L’altra è FARE ALLEANZA, rete, iniziare a parlarsi fra professioni, istituzioni e competenze. Da queste due azioni nascono percorsi importanti.”

A dichiararlo è il “nostro” Juri Pertichini di ArciRagazzi Liguria, che da ormai anni è però anche autorevole membro del team CSI Liguria per lo sviluppo di progetti sociali. Quando cioè lo sport diventa via e strumento di intervento di socializzazione, inclusione degli immigrati come dei disabili, contrasto al bullismo. Come promozione di sani stili di vita e prevenzione sanitaria. Le frontiere che da anni vedono il CSI Liguria ed i suoi comitati in prima linea con risorse e competenze dedicate.

Ieri in Regione Liguria – presso la SALA LIGURI NEL MONDO la presentazione dei dati liguri del Terzo Rapporto sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia,  con dati regionali a cura del gruppo CRC. Che li ha messi in fila e rinnovato l’impegno per l’adozione di strategie integrate fra enti, scuola, regione, servizi sociali e formazione, università, terzo settore e figure di garanzia. Per migliorare le condizioni di vita delle persone minorenni e delle famiglie. Un ambito nel qual il CSI ligure ed i suoi comitati hanno da sempre saputo dare un grande contributo. Come anche negli scorsi due anni con i progetti del patto “REmind the Gap” di contrasto alla povertà educativa. Progetto, come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, coordinato proprio dal CSI Liguria – capofila del Patto Educativo promosso da Regione Liguria in collaborazione con il Forum del Terzo Settore Liguria.

Dallo sport alla povertà educativa e materiale, dai servizi sociali alla giustizia minorile, dall’accoglienza all’integrazione, dall’istruzione all’educazione inclusiva fino alla formazione e oltre. Sono tutti modi per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

I giovani costituiscono da sempre il primo punto di riferimento del CSI, come testimoniato i tanti campionati, tornei e gli eventi, come anche l’attività formativa di un po’ tutte le discipline sportive. Calcio, basket, volley, fitness e nuoto – solo per citare i principali, con fasi locali e regionali, fino alle ambite finali nazionali. Oggi anche con gli sport outdoor: mountain bike, nuoto in mare, trekking, kayak e tanto altro.
Sport e sociale quindi, in una visione dello sport come momento inclusivo di educazione, di impegno e di aggregazione.

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