Formare nuovi dirigenti CSI

Formare nuovi dirigenti CSI

Lo scorso week end a Tirrenia ( Pi) si è svolto un corso di formazione per nuovi dirigenti di comitato organizzato dal Centro Sportivo Italiano Toscana.

Una sessantina i partecipanti che hanno interagito in maniera interattiva e dinamica : ad aprire i lavori la relazione di Michele Marchetti, Responsabile Nazionale Area Welfare, che ha sottolineato ancora una volta cosa significhi “ essere CSI”: 80 anni compiuti e la stessa voglia di essere protagonisti con le certezze, le speranze e gli obbiettivi per il prossimo quadriennio.

Da più parti è stato ribadito che cuore pulsante dell’attività sportiva, ma non solo, deve essere soprattutto il territorio.

A Tirrenia c’era anche, invitata dagli organizzatori, una significativa rappresentanza della Liguria: il presidente del comitato regionale Luca Verardo,  ed i collaboratori Fabrizio Varaldo e Corrado Cimatti.

“ Nelle mie due relazioni, sabato mattina e pomeriggio, ho approfondito il tema delle nuove società sportive che sono nate soprattutto nel mondo dell’outdoor. In base a quello che stiamo facendo nella nostra regione- sottolinea Luca Verardo Presidente CSI Liguria– mi sono soffermato sull’opportunità che offrono i bandi pubblici, sui progetti relativi agli anziani come Silver Fit, su quelli che si rivolgono alle persone fragili o diversamente abili, oppure al mondo della scuola. Il pubblico molto eterogeneo mi è parso attento ed interessato su come i singoli comitati possano attrezzarsi per rapportarsi con questo nuovo mondo, con personale formato e competente per portare sul territorio sempre di più lo sport sociale che è nel DNA del CSI”.

Durante il corso di formazione si è parlato anche dell’attività sportiva come strumento educativo, del concetto di servizio e del volontariato.
Nel corso del week end di Tirrenia è emersa anche l’ipotesi di concreta e proficua collaborazione fra diversi comitati regionali per partecipare a bandi nazionali e per poter formare progettisti :Toscana, Liguria ed Umbria sono già un po’ oltre un semplice “ pour parler”

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