Grande successo per il ” Gedda Camp”
Progettare il futuro e prendersi cura delle persone attraverso lo sport: è stato questo il filo conduttore del “Gedda Camp” che si è svolto presso la Domus Stella Maris ad Ancona nei giorni scorsi.
Un evento che, per la prima volta, ha visto la partecipazione di dirigenti territoriali di tutt’Italia, erano una quarantina.
Il nome “ Gedda Camp” è un doveroso omaggio a Luigi Gedda, già dirigente dell’Azione Cattolica, che nel 1944 fra le tante iniziative politiche che assunse, decise di fondare, con un’idea davvero lungimirante, il CSI per promuovere uno sport dell’anima e del cuore.
Quelli di Ancona sono stati quattro giorni molto intensi di formazione, condivisione e socializzazione, coordinati in modo impeccabile da Massimo Achini, Responsabile della Scuola Nazionale Dirigenti CSI.
“ E’ stata una formazione molto dinamica ed attiva, non frontale, ma con momenti nei quali ,suddivisi in squadre, ci si doveva mettere in gioco. La cosa più bella di questi tre giorni- dice Arianna Bruzzone Responsabile Segreteria CSI Liguria– è stata quella di aver avuto la possibilità di conoscerci ,essendo tutti provenienti da realtà territoriali completamente diverse, scambiarci idee”.
Hanno portato la loro testimonianza anche i genitori di Yara Gambirasio per presentare l’Associazione “ La passione di Yara”, un piccolo strumento per sostenere le passioni sportive, artistiche e culturali di giovani talenti.
Particolarmente interessante è stato anche l’intervento di don Stefano Guidi, Coordinatore oratori lombardi.
“Durante il Gedda Camp- sottolinea Arianna Bruzzone– si è attivata una formazione trasversale affinchè i dirigenti trovino la direzione per “ riparare le reti”, secondo l’efficace metafora di Massimo Achini, migliorino le comunicazioni, valorizzino al meglio le persone, curino le relazioni il più possibile”.
Ha partecipato al “Gedda Camp” anche il presidente del CSI Nazionale Vittorio Bosio che ha risposto a tutte le domande, in modo puntuale ed esauriente, che vertevano soprattutto sullo sviluppo dell’Ente e sulle risposte che dovrà dare in futuro in tema di outdoor, formazione, bandi.
“ E’ stato un camp valutato positivamente da tutti i partecipanti con caratteristiche soprattutto motivazionali- ha sottolineato Luca Verardo Presidente CSI Liguria– e di testimonianze di chi, ogni giorno, sul territorio mette in pratica gli storici ideali del Centro sportivo italiano: socialità, inclusione, attenzione agli “ ultimi”. Tutti hanno tirato fuori il meglio di loro stessi”.