“Lo Sport deve essere un esempio”
E’ la seconda volta che, dopo il suo insediamento a Genova, l’arcivescovo Mons. Marco Tasca ha incontrato i giornalisti in Episcopio per i tradizionali auguri di Natale e per alcune riflessioni maturate soprattutto durante gli incontri che quotidianamente ha con tantissime persone sul territorio.
“Ascoltando i rappresentanti di tante realtà, ma anche i semplici cittadini, colgo una richiesta molto forte da molti, troppi, che sono rimasti indietro. Bisogna fare un vero e proprio salto di qualità- ha detto Mons. Tasca- per realizzare cose concrete. Aldilà delle istituzioni ognuno di noi si deve chiedere: cosa posso fare io per queste persone, non essendoci cosa peggiore che il disinteresse”.
L’arcivescovo sempre con il sorriso sulle labbra, per carità, ha ricordato una delle più grandi contraddizioni che ha trovato a Genova. Il “maniman”, il “ si è fatto sempre così.. neanche fosse un dogma”, con la storia di una città che è stata protagonista di grandi sfide, di uomini che, con coraggio, sono andati in giro per il mondo.
Mons. Tasca chiede anche “fantasia” e “ spirito di avventura” per i suoi presbiteri, invitandoli a trovare strade nuove ed a porsi il problema di una diversa catechesi perchè “ sono troppi, almeno il 30% i bambini che abbandonano dopo la prima comunione, ed addirittura il doppio dopo la cresima”.
A qualche mese di distanza dall’incontro con i dirigenti territoriali e regionali del CSI ha rinnovato il suo pensiero per tutti coloro che fanno sport, pur nelle difficoltà di un periodo storico non facile, a causa delle problematiche legate al Covid.
” Io credo che il mondo dello sport sia un messaggio straordinario per tutti noi, normalmente ci si si impegna a lavorare insieme, a fare squadra. Noi oggi abbiamo bisogno, in tutti i sensi, proprio di fare squadra.
Dallo sport- ha sottolineato Mons. Marco Tasca– abbiamo tanto da imparare, per stare insieme, per gioire insieme, per soffrire insieme sostenendoci uno con l’altro. Auguro quindi un buon Natale e felice 2022 a tutti gli uomini, donne, ragazze e ragazzi, che fanno sport”